Il Progetto
Il Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano
è stato istituito nel 1991 e dal 1998 è Patrimonio dell’UNESCO. E’ il secondo parco nazionale italiano per estensione territoriale (oltre 180.000 ettari) e occupa un tratto di territorio che dalla costa tirrenica tocca l’appennino campano-lucano. E’ caratterizzato da una grande varietà geologica e naturalistica e da emergenze monumentali di grande interesse storico quali i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula. All’interno del Parco sono presenti 80 Comuni, 8 comunità montane e diverse località marittime. Il progetto Progetto per un Archivio Fotografico del Parco Nazionale del Cilento, del Vallo di Diano e Alburni intende promuovere e diffondere il patrimonio storico e naturalistico di questo straordinario contesto attraverso la costituzione di un Archivio fotografico. Sotto tale titolazione sono inclusi due progetti; la raccolta e digitalizzazione di fotografie di famiglia conservate presso le abitazioni dei cittadini e la progettazione ed esecuzione sul territorio di campagne fotografiche contemporanee.
L'Archivio fotografico del Parco
un archivio diffuso sul territorio
Dopo aver verificato come sul territorio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Eburni non esistano archivi fotografici attraverso i quali ritessere la storia del territorio e delle sue comunità e che le fotografie di famiglia non siano state riconosciute come prioritario strumento di comprensione della società e non abbiano ancora ricevuto l’attenzione necessaria alla loro conservazione si propone di istituire un Archivio fotografico del Parco. L’archivio ha come obbiettivo la salvaguardia e valorizzazione di un patrimonio tanto sommerso quanto prezioso che sembra sempre più minacciato dalla dispersione delle fotografie, inarrestabile anche a causa del rapido e progressivo spopolamento dell’area. Tramite l’istituzione di un Archivio fotografico che coordini le operazioni di raccolta e digitalizzazione delle stampe fotografiche, e la loro restituzione in formato digitale alle famiglie che vorranno parteciparvi prestando le proprie fotografie, il Parco potrà avvalersi di una documentazione visiva di estrema rilevanza per comprendere pratiche e abitudini delle popolazioni tra passato e presente; avrà inoltre una immagine di contesti naturali che, nel corso di oltre un secolo, hanno mutato la propria conformazione.
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